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Per me è stato anche emozionante, come cittadina torrese, firmare ieri un’intesa con il Comune di Torre Annunziata che possa fare da concreta premessa per la riqualificazione della città. Abbiamo individuato nel waterfrtont e nelle zone retroportuali la prima area di intervento per segnare una discontinuità e cominciare ad attrarre investimenti su progetti di qualità, pensati nella più ampia strategia di valorizzazione della Buffer Zone di Pompei. Per questo penso che con la firma del protocollo, insieme all’Unione Industriale Napoli e all’Acen, abbiamo accesso un faro di positività sulla città in un momento di grande importanza.
Solo un anno fa il Comitato di gestione per la Grande Pompei approvava il Piano Strategico per la valorizzazione della Buffer Zone di Pompei, un lavoro cui abbiamo contribuito con grande impegno anche coinvolgendo specialisti e urbanisti di fama internazionale come Josep Acebillo.
Si fa un altro passo in avanti per rendere finalmente operativa la rigenerazione di un territorio meraviglioso. Siamo a lavoro perché le idee diventino attrazione di lavoro e sviluppo sociale. Torre Annunziata, sia per la sua posizione geografica, accanto agli Scavi pompeiani, ma ancora di più perché portatrice di bellezze sue proprie fino a oggi, purtroppo, poco valorizzate, può rappresentare il punto di inizio di un lavoro di grande respiro per le sorti di questa fetta di territorio, una delle più belle al mondo.