Tablet e smartphone, il rischio Hikikomori denunciato dai pediatri italiani

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Ne abbiamo parlato a Napoli poche settimane fa insieme a studenti, genitori, insegnanti ed esperti in occasione dell’iniziativa su “Videogame e dipendenze giovanili“: i videogame, i tablet, gli smartphone devono essere un’occasione di svago, di divertimento, senz’altro uno strumento di studio ma certo non possono diventare una schiavitù. Sì per ché il rischio c’è, eccome. Lo certificano studi scientifici sempre più numerosi, studi che sono stati ora raccolti dalla Società Italiana di Pediatria, esaminandoli in un Position Statement presentato in occasione del 75mo Congresso Italiano di Pediatria in programma in questi giorni a Bologna.

Videodipendenza: una malattia

Da abitudine a dipendenza il passo è breve. Troppe ore chini sullo schermo, denunciano i pediatri, possono far perdere ore preziose di sonno, irritare gli occhi, provocare dolori al collo e alle spalle, rendere distratti e disattenti. Già lo scorso anno i medici pediatri avevano redatto un documento ufficiale sul corretto uso dei media device nei bambini sino a 8 anni di età. Il nuovo Position Statement riguarda ora i preadolescenti e gli adolescenti, in particolare la fascia di età 11-17 anni. In Corea la dipendenza da smartphone è già riconosciuta come una vera e propria patologia al pari di quella dall’alcol o dalla droga e l’8,4 degli adolescenti ne è affetto.

Rischio Hikikomori

Anche in Italia la situazione è preoccupante. Secondo dati Istat riferiti al 2018 (1) l’85% degli adolescenti tra 11 e 17 anni usa quotidianamente il telefonino, il 72% naviga su internet tutti i giorni, percentuale che solo 4 anni fa era del 56%. Il rischio dipendenza si configura quando si usa lo smartphone in maniera compulsiva. Internet spesso rappresenta un rifugio soprattutto per i soggetti più timidi e con difficoltà a instaurare relazioni con i coetanei: evidenze scientifiche hanno confermato che la dipendenza dagli smartphone può essere causata soprattutto da noia e solitudine. In generale, le ragazze sono le più esposte, il rischio per loro è 3 volte maggiore rispetto ai ragazzi perché trascorrono più tempo sui media device soprattutto alla ricerca di maggiori relazioni sociali. In tale contesto, i genitori svolgono un ruolo cruciale nella prevenzione di questo tipo di dipendenze fornendo sostegno e educazione affettiva. Una buona relazione genitore-adolescente contribuisce a prevenire il rischio di dipendenza diminuendo il livello di ansia sociale spesso diffuso tra i ragazzi. Quando l’isolamento diventa patologico si parla di un fenomeno chiamato Hikikomori che in Italia coinvolge circa 120 mila adolescenti che trascorrono su internet oltre 12 ore al giorno, mostrando sintomi importanti di patologie psichiatriche.

Le 5 raccomandazioni dei pediatri

1. Parla con tuo figlio – è importante favorire una comunicazione aperta tra genitore e adolescente, spiegando ai ragazzi cosa vuol dire un utilizzo positivo e intelligente dei media device, prestando attenzione ai contenuti che vengono pubblicati e letti e ricordando loro che è indispensabile proteggere la privacy online per tutelare se stessi e la propria famiglia.

2. Comprendi, impara e controlla – il genitore dovrebbe monitorare il tempo che il proprio figlio spende su tablet, smartphone e pc, imparando per primo le tecnologie a disposizione per poterle comprendere per quanto è possibile, giocando insieme a lui e condividendo per quanto possibile le attività sui media device.

3. Stabilisci limiti e regole chiare – occorre limitare il tempo di utilizzo di smartphone, tablet e pc durante il giorno o nei fine settimana, stabilendo orari precisi di divieto per esempio durante i pasti, i compiti e le riunioni familiari. Considerare i media come un’opportunità per tutta la famiglia per vedere insieme film o condividere contenuti social o messaggi in chat e video

4. Dai il buon esempio – come genitore l’esempio è fondamentale, per questo mamme e papà dovrebbero limitare per primi l’utilizzo di smartphone quando si è in famiglia e durante i pasti; è importante inoltre che i genitori scelgano sempre contenuti appropriati e linguaggi adeguati sui social network

5. Fai rete – è indispensabile la collaborazione tra genitori, pediatri e operatori sanitari per tutelare e sostenere i ragazzi attraverso campagne di informazione che forniscano una maggiore consapevolezza degli aspetti positivi ma anche dei rischi che presenta l’uso eccessivo dei media device